Nuova agenzia radicale - In un Paese che ha inventato il Kamasutra ma dove i baci sulle labbra sono considerati scandalosi, il settimanale “Outlook” dedica la sua ultima copertina alle “donne che comprano gli uomini per sesso”. L’intervista esclusiva ai “prostituti” occupa più spazio che la visita del primo ministro Manmohan Singh a New York, ristretta in un piccolo riquadro in alto.
L’identikit del gigolò è di un ragazzo tra i 18 e i 28 anni, fisico palestrato, testa vuota, “ma che può guadagnare dalle 5 mila alle 20 mila rupie a notte” (da oltre 100 a 400 euro), una cifra che è enorme se confrontata ai salari indiani. Si diverte a fare sesso con le donne, ma anche con gli uomini, in questo caso si chiama M2M (men to men). Lo si rimorchia attraverso gli annunci di “massage parlours” o “escort services” che sono ormai a centinaia su tutti i principali quotidiani, oppure sulle chat rooms di internet.
All’inchiesta sui gigolò, il settimanale “India Today” ha risposto con un numero dedicato a un mega sondaggio choc di 50 pagine sul “Sesso e le donne single”. Con l’aiuto dell’istituto di ricerca Ac Nielsen, ha sottoposto a oltre 2 mila nubili tra i 18 e i 30 in 11 città indiane un dettagliato questionario sulle loro abitudini e pensieri più intimi. E sorpresa: il 76 per cento di loro non ha mai avuto relazioni sessuali.
La notizia mi ha fatto venire in mente i racconti del Pornologo in viaggio a Shanghai (prima e seconda parte, grazie Travelblog!):
Poi mi fanno scoprire la cosa più divertente…”I birilli”. Li chiamano così perchè fuori, sulla strada, c’è l’insegna con la palla e il cilindro colorato che gira, propria dei barbieri. E in effetti la prima saletta, quella che da sulla strada, ha delle poltroncine sistemate di fronte agli specchi; nel retro però c’è una stanza separata da tende con comode poltrone tipo prima classe d’aereo, dove ti sdrai e ti fanno massaggi, seghe, pompini…o anche ti scopano, a seconda della mancia. E’ un sesso divertente, rapido, un po’ sporco ma a disposizione 24 ore.
